Compositore e bibliofilo italiano. Dopo aver
ricevuto la prima formazione in un orfanotrofio e al Collegio Salviati,
intraprese studi di teologia. Nel 1808 prese gli ordini ecclesiastici.
Studiò musica sotto la guida di G. Jannacconi. Essendosi prevalentemente
dedicato alla copia e alla trascrizione di vari manoscritti musicali,
poté accedere al vastissimo materiale musicale custodito nelle
biblioteche romane, riuscendo a collezionare un numero vastissimo di opere rare
e autografe o di edizioni preziose. Nel 1820 la sua collezione personale forniva
un catalogo di circa 1.000 titoli. Dopo essere stato per breve periodo
segretario del cardinale Odescalchi, entrò a far parte, quale membro
onorario, di varie istituzioni (nel 1835 dell'Accademia di Santa Cecilia, in
Roma, e della Berliner Singakademie nel 1837), entrando in contatto con le
maggiori personalità della sua epoca. In età avanzata si
ritirò in convento e cedette l'intera collezione a Bernhard Quante, che
gli assicurò in cambio un ingente vitalizio. Tale collezione venne
conservata per un primo tempo al Collegio Germanico di Roma, poi venduta al
Museo Diocesano di Münster, e risulta attualmente depositata, con i suoi
4.500 manoscritti e 1.100 volumi, nel Seminario Vescovile di Münster. Della
sua produzione, prevalentemente musica sacra, citiamo:
Requiem;
Stabat
Mater; vari mottetti; e numerose elaborazioni di musiche di Bach e di
Haendel. A lui si deve tra l'altro la diffusione in Italia della musica dei
compositori di area germanica, prevalentemente appunto di Bach e di Haendel.
Citiamo inoltre la pubblicazione del
Catologo della musica esistente secondo
Fortunato Santini pubblicato nel 1820 in Roma (Roma 1778-1862).